Microplastiche sotto le unghie: la bellezza che cambia

April 14, 2025
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Quando ci sediamo al tavolo dell’estetista per farci sistemare le unghie, difficilmente ci chiediamo cosa contengano davvero quei flaconcini colorati. Eppure, negli ultimi anni, il mondo degli smalti per unghie ha vissuto una vera rivoluzione silenziosa. Molti prodotti che venivano usati fino a pochi anni fa, pieni di glitter e colori sgargianti, sono stati vietati o sostituiti da alternative più sostenibili — e spesso, noi consumatori, nemmeno ce ne siamo accorti.

Ogni giorno ci prendiamo cura di noi stessi con gesti che sembrano innocui: ci laviamo il viso, mettiamo una crema, andiamo dall’estetista a farci le unghie. Eppure, senza nemmeno accorgercene, qualcosa sta cambiando. Sotto la superficie brillante dello smalto e tra i granelli luccicanti dei cosmetici, si nasconde un piccolo grande rivoluzionario: il divieto europeo delle microplastiche.

Sì, perché mentre noi scegliamo il nostro colore preferito o un trattamento per la pelle, l’Unione Europea ha iniziato una delle più silenziose ma decisive battaglie ambientali degli ultimi anni: eliminare le microplastiche aggiunte intenzionalmente da una vasta gamma di prodotti, tra cui quelli per la cura del corpo e delle unghie.

Microplastiche nei cosmetici: un problema nascosto

Quello degli smalti è solo un esempio di un problema più grande: le microplastiche nei cosmetici. Queste sostanze vengono aggiunte intenzionalmente a dentifrici, scrub, saponi esfolianti, fondotinta e shampoo per migliorarne texture, effetto o durata. Invisibili a occhio nudo, hanno dimensioni inferiori ai 5 mm e, per anni, sono finite negli scarichi domestici senza alcun tipo di filtro.

Per combattere questo fenomeno, l’Unione Europea ha adottato misure severe, con l’obiettivo di ridurre drasticamente la dispersione di microplastiche nell’ambiente. Secondo l’ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche), si stima che ogni anno vengano rilasciate in Europa oltre42.000 tonnellate di microplastiche a causa di questi usi cosmetici e industriali.

La stretta dell’Unione Europea: una svolta silenziosa

Nel 2023, l’ECHA (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche), su impulso della Commissione Europea, ha approvato un regolamento che vieta le microplastiche aggiunte intenzionalmente nei prodotti immessi sul mercato europeo.

Questa restrizione ha un impatto enorme nel settore della cosmesi e della bellezza. In particolare:

  • Dal 15  ottobre 2023 è vietata la vendita di microplastiche solide nei  cosmetici esfolianti.
  • Entro il 2027 saranno vietati anche tutti i prodotti cosmetici (inclusi gli smalti per unghie) contenenti microplastiche non biodegradabili.
  • Alcuni usi professionali avranno deroghe fino al 2035, ma la direzione è chiara: stop alle plastiche invisibili.

Smalti e glitter: l’illusione brillante che inquinava

Molti smalti, soprattutto quelli brillantinati, contenevano glitter a base di PET (polietilene tereftalato) o altre forme di plastica. Quando si rimuove lo smalto con acetone o solventi, i residui possono finire nello scarico e da lì nelle acque reflue, poiché gli impianti di depurazione non riescono a trattenere le particelle più piccole.

Questo ha portato al ritiro dal mercato di alcuni prodotti o alla loro riformulazione da parte dei brand più attenti alla sostenibilità. Alcuni marchi minori e low-cost non hanno retto all’impatto delle nuove norme e sono spariti dal mercato.

"3-free", "5-free","10-free": cosa significano davvero?

Queste diciture sono diventate sempre più comuni sulle confezioni di smalti per unghie, ma spesso non tutti sanno cosa vogliono dire. Si tratta di etichette che indicano l’assenza di sostanze chimiche potenzialmente nocive per la salute e l’ambiente.

  • 3-free: senza Formaldeide, Toluene e DBP (Dibutilftalato), le tre sostanze più criticate per la loro tossicità e capacità di provocare     allergie o problemi respiratori.
  • 5-free: oltre alle tre sopra, anche senza Formaldeide Resin e Canfora sintetica.
  • 10-free: assenza di ben 10 ingredienti controversi, tra cui Parabeni, Xilene, Ethyl Tosylamide e altri.

Oggi, molti smalti di fascia medio-alta sono addirittura "12-free"o "16-free", spingendosi sempre più verso una formulazione pulita, vegana e cruelty-free.

Brand sostenibili (e chi ha detto addio)

Tra i brand che hanno investito sulla sostenibilità e sono oggi riconosciuti per i loro smalti ecologici troviamo:

  • Kure Bazaar – 90% di ingredienti naturali, senza tossine e con packaging     riciclabile.
  • Zoya  – pionieri dei “10-free”, molto amati anche nei saloni di estetica.
  • Manucurist  – linea “Green” a base biologica e “Green Flash” con formule     eco-sostenibili.
  • Benecos  – brand low cost ma con forte attenzione agli ingredienti naturali.
  • Nailberry  – smalti “breathable” (che lasciano respirare l’unghia), vegani e 12-free.

Al contrario, alcuni marchi economici distribuiti in catene di fast fashion o discount sono scomparsi o ritirati per non conformità ai nuovi standard europei. In molti casi non sono nemmeno riusciti ad adeguare le formule per via dei costi di produzione.

Non ce ne accorgiamo, ma il cambiamento è già cominciato

Oggi entriamo in un centro estetico e usciamo con le unghie perfette. Ma rispetto a qualche anno fa, lo smalto che viene utilizzato è(quasi sempre) diverso. Non solo per estetica, ma per composizione. Molti prodotti sono già stati sostituiti con formule nuove, più sicure per noi e per il pianeta. Ma pochi lo sanno.

È una transizione silenziosa, eppure significativa. La sostenibilità non è più una scelta alternativa: sta diventando lo standard, anche nei settori più glamour e insospettabili. E questo è un messaggio forte: possiamo prenderci cura di noi stessi senza danneggiare il mondo attorno.

Sostenibilità quotidiana, anche nei piccoli gesti

Lo smalto è solo un esempio. Ma ci racconta una verità più grande: la sostenibilità è ormai entrata nella nostra routine quotidiana. Nei gesti più comuni, nelle scelte inconsapevoli, nei prodotti che cambiano senza che ce ne rendiamo conto. E forse, proprio per questo, è un cambiamento ancora più potente.

April 14, 2025
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