C’è chi non rinuncerebbe mai al piacere di sfogliare le pagine, al profumo della carta stampata e al suono delicato di un libro che si apre per la prima volta. E poi c’è chi ama la praticità di avere una biblioteca intera in tasca, un e-reader leggero che può contenere centinaia di storie senza occupare spazio. Il dibattito tra libri cartacei ed e-book divide i lettori da anni: tradizione contro innovazione, tatto contro tecnologia, estetica contro funzionalità.
Ma se, oltre a domandarsi quale dei due sia più comodo o appassionante, la vera questione fosse quale dei due abbia il minore impatto sull’ambiente? La lettura, che nella nostra immaginazione sembra un’attività così “pulita”, può in realtà inquinare più di quanto si pensi. Da un lato, stampare libri significa abbattere alberi, ma, d’altra parte, la produzione di e-reader implica l’estrazione di minerali e un consumo significativo di energia.
Difficile pensarlo, eppure anche la lettura ha un impatto sull’ambiente. L’industria editoriale è responsabile di circa 122 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno, mentre la produzione di e-reader richiede risorse minerarie e processi industriali energivori. Ma quale dei due è il male minore?
Un libro di carta richiede alberi, acqua ed energia per essere prodotto. Tuttavia, il 90%della carta utilizzata nell’editoria europea proviene da foreste gestite in modo sostenibile, e un libro può essere passato di mano in mano, venduto usato o riciclato. D’altra parte, un e-reader può contenere migliaia di libri, riducendo il consumo di carta, ma la sua produzione e lo smaltimento a fine vita lo rendono un prodotto più impattante rispetto a un singolo libro.
Il verdetto, quindi, dipende dall’uso:
Se leggiamo pochi libri all’anno, probabilmente un e-reader non è la scelta più ecologica. Il suo impatto iniziale, in termini di materiali e CO₂, è molto alto, e per “compensarlo” bisognerebbe leggere almeno 20-30 libri all’anno per diversi anni. Se invece divoriamo libri su libri, l’e-reader può risultare una scelta più sostenibile nel lungo periodo.
Ma allora, cosa scegliere? La risposta non è univoca. Tuttavia, possiamo fare delle scelte più consapevoli: se preferiscila carta, potresti optare per libri usati o edizioni stampate su carta riciclata. Se, invece, ami il digitale, cerca di utilizzare il tuo e-reader il più a lungo possibile e, quando non funziona più, smaltiscilo correttamente.
In entrambi i casi, l’aspetto più importante è evitare di accumulare libri o dispositivi che non si ha intenzione di leggere davvero.
Leggere è una delle cose più belle e arricchenti che possiamo fare. Ci apre la mente, ci fa viaggiare senza muoverci e ci regala momenti di riflessione o pura evasione. Ma oggi, oltre a scegliere cosa leggere, ci troviamo a doverci chiedere anche come farlo: meglio la carta o il digitale?
Una domanda che può sembrare tecnica, ma che in realtà tocca abitudini personali, emozioni e, sempre di più, anche il nostro impatto sull’ambiente. La sfida è capire come continuare a leggere senza sentirne il peso, senza perdere il piacere di immergersi in una storia o in un saggio, ma con un occhio di riguardo per il mondo che ci circonda.