Come rendere l’economia circolare parte della nostra vita

Giulia Tripaldi
March 20, 2025
5 min read

Ogni mattina apriamo il frigorifero, scegliamo cosa indossare, usiamo il telefono, prendiamo i mezzi pubblici o l’auto. Ogni piccola azione ha un impatto, ma spesso non ci fermiamo a pensare: quanto di quello che facciamo ogni giorno potrebbe essere più sostenibile? L’economia circolare non è solo un concetto teorico o una sfida per governi e aziende: inizia proprio da noi, dalle nostre scelte quotidiane.

Dalle scelte alimentari al riciclo creativo

Il cibo che acquistiamo e consumiamo è uno dei primi ambiti in cui possiamo applicare l’economia circolare. Ogni anno, in Italia, buttiamo via circa 67 kg di cibo a persona: uno spreco enorme, che impatta non solo le nostre tasche, ma anche l’ambiente. Come ridurlo?

  • Acquista con criterio: segui la regola della lista della spesa, evita gli acquisti impulsivi e prediligi prodotti locali e di stagione.
  • Riutilizza gli avanzi: il pane raffermo può diventare pangrattato o crostini, la buccia degli agrumi può profumare la casa o diventare ingrediente per tisane.
  • Conserva meglio il cibo: sapevi che la lattuga dura di più se avvolta in un panno umido? Piccoli accorgimenti allungano la vita degli alimenti.

Dove butto questo? La sfida del riciclo consapevole

Ma non è solo il cibo: l’economia circolare passa anche da come riutilizziamo gli oggetti. Abiti, mobili, contenitori, tutto può avere una seconda vita con un po’ di creatività. Esistono ormai numerose app e mercatini dell’usato dove scambiare o vendere quello che non utilizzi più, dando agli oggetti una nuova possibilità.

Ti è mai capitato di restare con un oggetto in mano davanti ai bidoni della differenziata senza sapere dove buttarlo?? Non sei solo. Il 40% degli italiani ammette di sbagliare la raccolta differenziata almeno una volta alla settimana.

Alcuni errori comuni:

  • Scontrini e carta forno non vanno nella carta, perché contengono materiali non riciclabili.
  • Il cartone della pizza è riciclabile solo se non è sporco di cibo.
  • I tappi delle bottiglie di plastica? Vanno lasciati sulla bottiglia, non separati.

Esistono app che aiutano a smaltire correttamente i rifiuti e molti comuni offrono servizi di raccolta personalizzata per oggetti difficili da riciclare. Informarsi è il primo passo per fare meglio.

Essere sostenibili non significa vivere di privazioni, ma fare scelte più intelligenti. Un esempio? La moda sostenibile. Il settore tessile è tra i più inquinanti al mondo, ma oggi esistono alternative come il second-hand, il noleggio di abiti per occasioni speciali o i brand che producono con materiali riciclati. Un jeans riciclato può risparmiare fino al 95% dell’acqua rispetto a uno nuovo.

Oltre il singolo: la forza delle scelte collettive

Non siamo soli nel cambiamento: possiamo influenzare aziende e istituzioni. Sempre più consumatori premiano marchi sostenibili e trasparenti, spingendo le imprese a migliorare i propri processi. Ogni euro speso è un voto per il mondo che vogliamo.

Anche le comunità locali giocano un ruolo chiave: esistono gruppi di acquisto solidale, orti urbani e progetti di riuso che dimostrano che la sostenibilità è un cambiamento possibile e alla portata di tutti.

piccoli passi, grande impatto

Nessuno può fare tutto, ma tutti possiamo fare qualcosa. Ridurre gli sprechi, riciclare con attenzione, scegliere prodotti sostenibili e partecipare a iniziative locali sono gesti che, sommati, fanno la differenza. L’economia circolare inizia dalle nostre abitudini quotidiane e diventa un modo di vivere più consapevole e responsabile.

Fonti

·       ISPRA- Rapporto Rifiuti Urbani

·       FAO - Spreco Alimentaree Impatto Ambientale

·       CircularEconomy Network - Report 2024

Giulia Tripaldi
March 20, 2025
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