Duck Race: la corsa delle papere tra beneficenza e sostenibilità

Giulia Tripaldi
May 2, 2025
5 min read

C'è qualcosa di irresistibilmente giocoso nel vedere migliaia di paperelle gialle galleggiare lungo un fiume cittadino. Un'immagine che evoca sorrisi, risate e un senso di comunità. Ma dietro questa scena pittoresca si cela un evento che unisce divertimento, beneficenza e riflessione ambientale: la Duck Race di Lussemburgo.

Un evento con una lunga tradizione

Il 26 aprile 2025, la città di Lussemburgo ha ospitato la 24ª edizione della sua annuale Duck Race. Organizzata dalla Round Table Luxembourg, l'evento ha visto il lancio di circa 16.000 paperelle di gomma nel fiume Alzette, nel cuore del pittoresco quartiere Grund. La gara si è svolta lungo un tratto ben definito del fiume, con partenza dal Pont du Grund su Rue Munster e arrivo nei pressi della passerella pedonale alla fine delle Rives de Clausen, dove uno staff di volontari e addetti alla sicurezza sorveglia ogni fase del percorso.

Come funziona la Duck Race?

Partecipare è semplice, ma tutt’altro che banale: con una donazione di 5 euro, si “adotta” simbolicamente una delle paperelle numerate. Ogni papera rappresenta un biglietto della lotteria abbinato al numero di partecipazione. Quando le paperelle vengono rilasciate in massa nel fiume, la corrente naturale e alcune leggere deviazioni del flusso fluviale stabiliscono il ritmo della gara. Le prime papere a tagliare il traguardo garantiscono premi ai loro “proprietari”.

I premi sono donati da sponsor locali e internazionali, e variano ogni anno. Nel 2025, in palio c’erano più di 100 premi, tra cui una Volkswagen Polo come primo premio, ma anche soggiorni in hotel, buoni ristorante, esperienze culturali e gadget tecnologici.

Beneficenza al centro

Ma la vera anima della Duck Race è la solidarietà. L’intero ricavato delle adozioni va a sostenere progetti benefici, scelti con cura dalla Round Table Luxembourg. Quest’anno, i fondi raccolti sono stati destinati a otto organizzazioni, sia locali che internazionali. I progetti spaziano dal supporto alle persone con disabilità alla promozione dell’educazione inclusiva, fino all’assistenza ai bambini in contesti vulnerabili.

La selezione dei progetti avviene tramite una call aperta e un processo di valutazione trasparente. Negli anni, l’evento ha contribuito a raccogliere centinaia di migliaia di euro, rendendo la Duck Race uno degli appuntamenti filantropici più attesi del paese.

Un evento "Green"

Negli ultimi anni, la Duck Race ha puntato sempre più sulla sostenibilità ambientale, fino a diventare un modello virtuoso di evento ecologico. Nonostante l’uso della plastica possa far storcere il naso, l’organizzazione ha adottato una serie di misure per ridurre l’impatto ambientale e garantire che nessuna paperella venga lasciata indietro.

Tutte le paperelle sono realizzate in materiale riutilizzabile, e al termine della gara vengono completamente recuperate da volontari, subacquei e addetti che seguono il corso del fiume a bordo di canoe e dalle sponde. Le stesse papere vengono utilizzate anno dopo anno, evitando sprechi e produzione di nuovi materiali.

Inoltre, l’evento ha ricevuto la certificazione "Green Events" del governo lussemburghese, un riconoscimento che premia iniziative con un basso impatto ecologico e un alto livello di responsabilità organizzativa. La Duck Race vanta anche il marchio "Anti Gaspi", che certifica l’impegno nella riduzione degli sprechi alimentari durante l’evento: stand gastronomici e food truck sono invitati a seguire precise linee guida per ridurre avanzi e imballaggi.

L’organizzazione lavora a stretto contatto con il Comune e con enti per la protezione del fiume, garantendo che l’Alzette sia ripulita e monitorata dopo l’evento, non solo per le paperelle ma anche per eventuali rifiuti prodotti dal pubblico.

Sostenibilità: una corsa ad ostacoli?

Nonostante gli sforzi, è giusto chiedersi: basta la pulizia post-evento a garantire sostenibilità? E soprattutto, eventi di questo tipo potrebbero essere ripensati in ottica più circolare o con materiali alternativi, come paperelle biodegradabili o realizzate in gomma naturale?

La risposta non è semplice. Da un lato, c’è un impatto fisico inevitabile. Dall’altro, c’è un valore sociale ed educativo che non può essere ignorato. Coinvolgere la cittadinanza in un’iniziativa benefica e festosa, mostrando allo stesso tempo attenzione all’ambiente, è già un passo importante. Forse il segreto sta proprio qui: non cercare la perfezione, ma la trasformazione continua.

Un gioco che lascia il segno

In fondo, la Duck Race è molto più di una corsa di papere galleggianti. È una festa cittadina, una mobilitazione collettiva, un modo creativo per fare beneficenza e riflettere sul nostro impatto. E, cosa forse ancora più importante, è un esempio concreto di sostenibilità sociale: la capacità di una comunità di creare valore condiviso, rafforzare i legami e prendersi cura del proprio territorio.

Quando parliamo di sostenibilità, pensiamo spesso solo all’ambiente. Ma la transizione ecologica è anche una questione culturale e sociale. Eventi come questo insegnano che si può educare, unire e sostenere senza rinunciare alla leggerezza. A patto che si continui a migliorare, con attenzione, creatività e responsabilità.

Giulia Tripaldi
May 2, 2025
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