Green shades: le tende verdi che rinfrescano le città

Giulia Tripaldi
November 5, 2025
5 min read

Un nuovo modo per combattere il caldo urbano

Ogni estate le città europee si trasformano in gigantesche piastre roventi. L’asfalto e il cemento assorbono il calore del sole durante il giorno e lo rilasciano lentamente di notte, facendo salire le temperature fino a livelli insopportabili. È il cosiddetto effetto “isola di calore urbana”, un fenomeno che ormai non riguarda più solo le metropoli: anche città medie e piccoli centri soffrono ondate di calore sempre più intense e prolungate. Di fronte a questo problema, spesso si pensa agli alberi come unica soluzione naturale per creare ombra e frescura, ma c’è un’altra idea che sta conquistando gli urbanisti: le green shades, vere e proprie tende verdi pensate per rinfrescare in modo naturale e rapido le città.

Questa innovazione non è fantascienza né un progetto lontano nel tempo: sta già comparendo in diverse città europee come risposta concreta e low-cost all’emergenza climatica urbana. Sono semplici da installare, efficaci, e portano con sé un valore simbolico potente: riportare la natura dove sembrava non poter più entrare.

Che cosa sono le green shades

Il termine green shades indica delle strutture leggere come pergolati, graticci, telai metallici o reti tese, ricoperte da piante rampicanti. Una volta cresciute, le piante formano una copertura vegetale fitta che crea ombra sulle superfici sottostanti, proteggendole dal sole e riducendo il calore accumulato. A differenza di un albero, che richiede anni per crescere e spazio nel sottosuolo, queste strutture possono essere montate in poche settimane anche su superfici impermeabili come piazze, cortili scolastici o fermate del bus.

La loro funzione non è solo estetica: sotto una tenda verde la temperatura dell’aria può essere percepita come più bassa di diversi gradi rispetto all’ambiente circostante. Questo accade perché la copertura vegetale blocca la radiazione solare diretta e perché le piante, attraverso la evapotraspirazione, rilasciano umidità che raffredda l’aria. In pratica, trasformano piccole porzioni di città in micro-oasi fresche e vivibili.

Come funzionano e perché aiutano contro il caldo

Per capire il potere delle green shades bisogna considerare come funziona una città d’estate. Durante le ondate di calore, le superfici dure come l’asfalto o il cemento possono raggiungere anche 60-70°C, rilasciando quel calore anche dopo il tramonto. Questo fenomeno mantiene alta la temperatura notturna, ostacola il raffreddamento naturale e aumenta i rischi per la salute, soprattutto tra bambini e anziani.

Le green shades interrompono questo ciclo. L’ombra che proiettano riduce drasticamente il calore assorbito dalle superfici e crea uno strato d’aria più fresco immediatamente al di sotto. Allo stesso tempo, le foglie delle piante rilasciano acqua nell’atmosfera durante la traspirazione, contribuendo a raffreddare ulteriormente l’ambiente. Alcune sperimentazioni hanno registrato riduzioni di temperatura percepita fino a 3-4°C, e fino a 10-15°C in meno sulla superficie del suolo rispetto a zone vicine esposte al sole.

Un altro aspetto spesso sottovalutato è l’effetto sul benessere psicologico: camminare all’ombra del verde riduce la sensazione di afa e affaticamento, migliorando l’esperienza dello spazio pubblico anche senza un abbassamento reale della temperatura dell’aria.

Dove sono già state sperimentate

Le green shades sono una tecnologia giovane ma in rapida diffusione. In Italia, uno dei primi esempi è arrivato a Milano, dove tra il 2023 e il 2024 sono state installate tende verdi nei cortili scolastici con il supporto del Politecnico di Milano e di Legambiente. L’obiettivo era rendere più freschi gli spazi esterni delle scuole durante l’estate, senza dover piantare alberi in cortili asfaltati o con poco suolo. I risultati hanno mostrato una diminuzione netta delle temperature e una maggiore vivibilità degli spazi all’aperto.

Esperienze simili sono arrivate anche da altre città europee. Vienna e Parigi hanno utilizzato pergolati verdi temporanei in piazze e mercati durante le ondate di calore, mentre Barcellona ha inserito strutture ombreggianti vegetali nel proprio piano di adattamento climatico urbano. Tokyo, invece, può essere considerata la pioniera mondiale: già dagli anni 2000 promuove i cosiddetti “green curtains” sui balconi e sulle facciate degli edifici per ridurre la temperatura interna e abbattere i consumi energetici estivi.

Quali sono i vantaggi (e i limiti) delle tende verdi

Il principale punto di forza delle green shades è la loro rapidità di installazione. Dove piantare alberi richiederebbe anni, loro possono essere operative in pochi mesi. Sono economiche, leggere e modulari, adatte anche a spazi difficili da riqualificare, come parcheggi, cortili, fermate del trasporto pubblico o marciapiedi molto stretti.

In più, contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria catturando polveri sottili e favorendo la biodiversità urbana, attirando insetti impollinatori come api e farfalle. Il loro impatto è immediato e visibile: i cittadini percepiscono subito il miglioramento del comfort urbano, e questo crea un forte effetto di accettazione e partecipazione.

Naturalmente esistono anche dei limiti. Le tende verdi richiedono manutenzione e irrigazione regolare, soprattutto nei mesi più caldi, e non possono sostituire gli alberi come stoccaggio di CO₂ a lungo termine. Inoltre, hanno un effetto localizzato, raffrescando solo le immediate vicinanze. Per questo sono considerate uno strumento complementare e non alternativo alle alberature.

Perché sono importanti per la transizione urbana

Nonostante i loro limiti, le green shades rappresentano uno degli esempi più efficaci di nature-based solutions, cioè soluzioni basate sulla natura per adattare le città al cambiamento climatico. Possono essere installate in pochi mesi, hanno costi contenuti, migliorano la vivibilità e riducono i rischi sanitari legati al caldo estremo.

Sono anche un potente strumento educativo e partecipativo. In molti progetti, scuole e associazioni di quartiere vengono coinvolte nella progettazione e nella cura delle piante, favorendo un senso di appartenenza e consapevolezza climatica. Questo aspetto sociale le rende particolarmente adatte ai contesti urbani italiani, dove la rigenerazione passa spesso attraverso la collaborazione tra enti pubblici e comunità locali.

Inserite in reti più ampie di infrastrutture verdi — come alberi, tetti verdi e pavimentazioni permeabili — le tende verdi possono diventare tasselli fondamentali di una nuova architettura climatica urbana, capace di rendere le città più fresche, sane e accoglienti anche durante le estati torride che ormai accompagnano ogni anno.

Green shades: piccole isole verdi per città più vivibili

Le tende verdi non sono un rimedio miracoloso, ma rappresentano un modo intelligente e immediato per riportare la natura nelle città e proteggere i cittadini dal caldo estremo. In un’epoca in cui i cambiamenti climatici stanno trasformando il modo in cui viviamo gli spazi urbani, questi piccoli interventi verdi mostrano che anche soluzioni semplici possono generare impatti grandi.

Se abbinate a strategie di lungo periodo come nuove alberature e riduzione del traffico, le green shades potrebbero diventare parte integrante del paesaggio urbano del futuro: un futuro più fresco, più sano e decisamente più verde.

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Fonti

  • Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani
    https://www.polimi.it
  • Legambiente – Progetto “Scuole fresche e verdi”
    https://www.legambiente.it
  • European Environment Agency – Nature-based solutions for urban heat
    https://www.eea.europa.eu
  • C40 Cities – Urban greening strategies for heat resilience
    https://www.c40.org
  • Tokyo Metropolitan Government – Green Curtain Project
    https://www.metro.tokyo.lg.jp

Giulia Tripaldi
November 5, 2025
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