Piccoli reattori nucleari SMR: cosa sono e perché possono rivoluzionare l’energia

Cosimo Squillante
June 23, 2025
5 min read

Il mondo dell’energia si trova ad un punto di svolta. Mentre la transizione verso fonti rinnovabili prosegue, cresce l’interesse per i Small Modular Reactors (SMR), ovvero i mini-reattori nucleari. In molti stanno chiedendo: “Cosa sono gli SMR?” e “Perché puntare sui piccoli reattori nucleari?”. La risposta potrebbe cambiare per sempre il nostro modo di produrre energia, bilanciando sicurezza, sostenibilità e convenienza economica.

Cosa sono gli SMR: guida veloce al termine più cercato

Gli SMR sono reattori nucleari di dimensioni ridotte (fino a 300 MWe), progettati per essere modulari, costruiti in serie in fabbrica e trasportati sul sito finale. Questi impianti innovativi si contraddistinguono per:

  • Sicurezza passiva: sistemi di spegnimento automatico in caso di malfunzionamento.
  • Sistemi di raffreddamento alternativi (sodi liquidi, gas, piombo liquido) che permettono pressione ridotta e maggiore robustezza.
  • Modularità che abbassa tempi e costi, facilitando l’espansione del parco impiantistico.

Grazie alla loro capacità industriale, possono essere impiegati in contesti remoti, zone industriali o persino per alimentare data center e infrastrutture ad alta densità energetica.

Vantaggi ambientali ed economici: perché l’Europa punta sugli SMR

Uno dei più grandi limiti delle rinnovabili è la loro intermittenza: sole ed eolico non bastano sempre. Qui entrano in gioco gli SMR, che offrono energia continua, zero emissioni in esercizio e flessibilità per bilanciare la rete.

Secondo studi, questi reattori contribuirebbero in modo decisivo alla decarbonizzazione, spingendo verso la neutralità climatica entro il 2050. Inoltre, permettono una ridefinizione dei costi: meno investimenti iniziali, maggiore certezza sui tempi e sui consumi, e possibilità di produzione industriale in serie.

Stati Uniti e Regno Unito: corsa ai mini-reattori

Negli Stati Uniti, aziende come Holtec, X‑energy, TerraPower,NuScale e Newcleo ricevono milioni di investimenti dal settore privato e governativo per sviluppare SMR, specialmente per alimentare data center e infrastrutture AI.

Nel Regno Unito, l’Energy Secretary Ed Miliband ha inserito 2,5 miliardi di sterline per la tecnologia SMR nel piano di rilancio energetico. Il gruppo Rolls‑Royce SMR è in vantaggio nella corsa europea, sebbene permangano dubbi su tempi e costi.

L’Italia punta sul nucleare di nuova generazione

Dopo quasi quattro decenni di totale bando, l’Italia ha rilanciato il tema nucleare. A febbraio 2025 è nata Nuclitalia, una joint venture tra Enel, Leonardo e Ansaldo Energia, con l’obiettivo di studiare e sviluppare SMR ad acqua convenzionale.

Nel frattempo, Edison ha annunciato la possibile installazione di due SMR Nuward (progetto EDF) tra il 2030 e il 2040, con un piano per raggiungere il 50 % di generazione a zero emissioni nel 2030. Inoltre, l’Italia partecipa all’alleanza industriale europea sugli SMR, con accordi tra ENEA, EDF ed Edison per condividere tecnologie, sicurezza e trasferimento di know-how.

Nucleo e Newcleo: le startup che puntano grosso

Un altro protagonista emergente è Newcleo, fondata nel 2021. Sviluppa reattori a piombo liquido (LFR), performanti, modulari e con focus su economia circolare del combustibile nucleare. Ha già raccolto centinaia di milioni e punta a produrre un prototipo da 30 MWe entro il 2031.

Sfide e opposizioni: scorie e costi iniziali

Non mancano però i dubbi. Il nucleare, anche in forma SMR, comporta scorie radioattive da gestire nel lungo periodo. Poi c’è il tema delle spese iniziali e del finanziamento: spesso serve il supporto statale tramite modelli come il RAB o strumenti simili.

Inoltre, associazioni ambientaliste come Greenpeace rimangono scettiche: “nessun SMR è ancora operativo, la storia del nucleare è costellata di ritardi e overbudget”. Un allarme da non ignorare.

Novità dalla difesa: SMR per navi militari?

Un capitolo inaspettato riguarda la difesa. In Italia, Fincantieri sta valutando reattori nucleari compatti per le navi nel programma Minerva, insieme a Newcleo, Ansaldo e Università di Genova. Se approvato, sarebbe un preludio a rivoluzionare la propulsion navale e aprire scenari militari e civili nuovi.

Prospettive future: un mix energetico a geometrie variabili

Il quadro che emerge è quello di una transizione energetica mista, in cui rinnovabili e nucleare non si escludono ma si integrano. Gli SMR possono diventare la colonna portante di un nuovo sistema elettrico resiliente, modulabile, low-carbon e all’avanguardia.

Il percorso però è appena iniziato. Entro il 2030 vedremo i primi SMR operativi nel mondo, mentre in Italia e nel Nord Europa si investirà sia nella sperimentazione (Nuclitalia, Edison) sia nel dialogo tra imprese e istituzioni sulla normativa.

SMR tra opportunità e responsabilità

Gli Small Modular Reactors rappresentano oggi una delle più interessanti scommesse per la transizione ecologica. Offrono soluzioni reali a problemi energetici, ambientali e di stabilità della rete. Ma il loro sviluppo richiede prudenza, trasparenza, gestione delle scorie e coraggio politico.

La vera domanda è: saprà il mondo cogliere questa rivoluzione senza ripetere i vecchi errori del nucleare? Il tempo dirà, ma gli SMR sono sicuramente al centro di un nuovo capitolo storico dell’energia.

Fonti:

  • Financial Times: Holtec punta sugli SMR per soddisfare la domanda energetica
  • Reuters: Enel, Leonardo e Ansaldo lanciano Nuclitalia per gli SMR
  • Business Insider: 4 startup da monitorare (X-energy, TerraPower, Newcleo, NuScale)
  • The Guardian / FT / Reuters: aggiornamenti sul Regno Unito e Rolls‑Royce SMR
  • World Nuclear News / NucNet: collaborazioni Francia‑Italia, Nuward, alleanze industriali
  • Tuoingegnere, Finance Bullet: dettagli tecnici e ambientali sugli SMR
  • DigitalWorldItalia: utilizzo SMR per data center e IA
  • Reddit: Fincantieri e SMR navali

Cosimo Squillante
June 23, 2025
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