Ogni giorno, tonnellate di cibo perfettamente commestibile finiscono nei rifiuti. Un paradosso amaro in un mondo in cui milioni di persone soffrono la fame. Sprecare cibo non è solo una questione economica, è una ferita per l’ambiente e per la società. Tuttavia, grazie alla scienza e all’innovazione, stiamo assistendo a una trasformazione del sistema alimentare che punta a ridurre gli sprechi e a preservare il valore del cibo in modi sempre più avanzati.
Uno dei principali problemi legati allo spreco alimentare è il deterioramento precoce dei prodotti. Per contrastarlo, sono state sviluppate tecnologie di confezionamento avanzate che sfruttano processi scientifici per prolungare la freschezza degli alimenti.
· Atmosfera Protettiva (Modified Atmosphere Packaging - MAP): Questa tecnica prevede la sostituzione dell’aria all’interno delle confezioni con una miscela di gas specifici, come azoto e anidride carbonica, per rallentare la crescita microbica e l’ossidazione degli alimenti. Questo metodo è ampiamente utilizzato per prodotti freschi come carne, pesce e latticini, garantendo una durata maggiore senza l’uso di conservanti artificiali.
· Imballaggi Intelligenti e Attivi: I nuovi materiali di confezionamento possono interagire con il prodotto per mantenerne la freschezza. Ad esempio, gli imballaggi attivi rilasciano sostanze antimicrobiche o assorbono l’ossigeno in eccesso, mentre le etichette intelligenti segnalano variazioni di freschezza attraverso un cambio di colore, aiutando i consumatori a ridurre gli sprechi domestici.
Oltre al confezionamento avanzato, la scienza sta lavorando al recupero di scarti alimentari attraverso biotecnologie innovative.
· Fermentazione di scarti alimentari: La fermentazione controllata può trasformare gli scarti in nuovi ingredienti funzionali. Ad esempio, alcuni sottoprodotti agricoli vengono utilizzati per ottenere proteine alternative o biomateriali per la produzione di alimenti sostenibili.
· Upcycling alimentare: Tecniche di trasformazione avanzate permettono di recuperare nutrienti da scarti come bucce di frutta, residui di cereali o fibre vegetali, creando nuovi ingredienti per l’industria alimentare senza bisogno di aumentare la produzione agricola.
Parallelamente alla lotta contro lo spreco alimentare, la scienza ha sviluppato soluzioni per combattere la malnutrizione globale. Uno degli esempi più rivoluzionari è il Plumpy’Nut, un alimento terapeutico pronto all’uso (RUTF - Ready-to-Use Therapeutic Food) sviluppato dall’azienda francese Nutriset.
Plumpy’Nut è una pasta ipercalorica a base diburro di arachidi, latte in polvere, zuccheri e micronutrienti essenziali, utilizzata da organizzazioni umanitarie come UNICEF e Medici Senza Frontiere per combattere la malnutrizione acuta nei bambini. I suoi principali vantaggi sono:
· Non necessita di refrigerazione, quindi può essere conservato a lungo anche in climi caldi.
· Non richiede preparazione, rendendolo ideale per la distribuzione in emergenze umanitarie.
· Fornisce un apporto nutrizionale bilanciato, essenziale per la crescita dei bambini in condizioni critiche.
Questa innovazione ha già salvato milioni di vite e dimostra come la scienza possa essere un alleato fondamentale nella lotta contro la fame nel mondo.
L’utilizzo di tecnologie avanzate per la conservazione del cibo e il recupero degli scarti alimentari sta trasformando il modo in cui gestiamo le risorse alimentari. Parallelamente, la creazione di alimenti terapeutici innovativi dimostra il potenziale della scienza nel risolvere crisi globali come la malnutrizione. Sprecare meno e nutrire meglio non sono solo scelte etiche, ma necessità urgenti per garantire un futuro più sostenibile ed equo per tutti.
Fonti
· ScienceDirect, "Modified Atmosphere Packaging": sciencedirect.com
· Parlamento Europeo,"Opzioni per ridurre gli sprechi alimentari": europarl.europa.eu
· CORDIS, "Ridurregli sprechi alimentari lungo la catena di fornitura": cordis.europa.eu
· Nutriset, "Plumpy’Nut: The ready-to-use therapeutic food": nutriset.fr
· UNICEF, "Nutrition and Plumpy’Nut": unicef.org